Chef ecclettico e imprenditore, Alessandro Borghese è apprezzato dal pubblico anche come conduttore televisivo per il suo sorriso accattivante e per la positività travolgente. Testimonial del racconto del cibo, crede che la missione degli chef nel grande schermo sarà quella di raccontare ciò che sta accadendo, ma con la capacità di risollevare il morale.
In un intervento streaming per Cook Corriere, Alessandro Borghese ha rivelato che ciò che gli è mancato di più durante la quarantena è stato: «Prendere la motocicletta e girare il libertà». Patron del ristorante "Il Lusso della Semplicità"a Milano, riaprirà le porte ai clienti dal 29 maggio.
Dal look sbarazzino e trasgressivo, ha una positività contagiante che riflette anche nel suo ruolo di grande comunicatore. Portavoce a livello mediatico del settore del food, pensa che il racconto del cibo sarà ancora fondamentale nella tv che verrà: «La televisione è stata all'avanguardia perché ha riportato in auge il mondo della cucina, con una serie di sviluppi che hanno poi avuto effetti anche sul settore della ristorazione. Credo quindi che sarà un prodotto utile nella ripartenza. Noi facciamo i cuochi, non i chirurghi quindi racconteremo ciò che sta accadendo, ma con una chiave positiva. Insomma, i programmi devono anche tirare su di morale!» ha dichiarato Borghese.
Uno Chef televisivo è già di per sé abituato a trovare nuove formule di comunicazione, a prescindere dall'avvento o meno di Covid-19. Se da un lato la pandemia ha portato a dei cambiamenti che si rifletteranno anche sulle modalità con cui si parlerà di cibo, dall'altro l'aumento della digitalizzazione e la fruizione mediatica non porteranno alla sua scomparsa.
Fonte: Cook Corriere
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